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SPETTACOLI SCRITTI E DIRETTI DA MIMMO SORRENTINO

Scappa (scritto e diretto da Mimmo Sorrentino con 12 detenuti della Casa di Reclusione di Asti)

“Scappa”, come è nella consuetudine del lavoro drammaturgico e registico di Mimmo Sorrentino, porta in scena il vissuto dei detenuti. E’ uno spettacolo crudo. Privo di retorica. Potente. E’ poesia che colpisce allo stomaco. Commuove. Fa riflettere. Non è estraneo a nessuno. Racconta di un passato perso nella violenza. Della separazione dai figli, dalle mogli, dalle madri, dai padri. Un passato che si mescola al presente e che si proietta minaccioso nel futuro. Perchè per alcune delle persone in scena, condannate all’ergastolo, il futuro è già dato. L’unica possibilità per liberarlo, il futuro, è la morte.

“Perché in carcere la morte tarda e la vita continua ad avanzare come un’altra morte? Come può una testa essere prigioniera nella gabbia di parole da lei stessa inventata?”

 

L'indicibile (Cooperativa Teatroincontro, ideazione e regia di Mimmo Sorrentino e Luca Cavalieri)

Il lavoro ha come tema l’Olocausto.

“L’Olocausto ci appartiene in quanto essere umani. E’ parte della nostra trascendenza, del nostro reale”. Il “reale” è un tema che spesso ritorna negli spettacoli di Sorrentino. “Il reale si incontra negli incubi. L’incontro con il reale è sempre l’incontro con un limite che ci scuote, con qualcosa che ci impedisce di ritornare a dormire. Il reale non coincide mai con la realtà. Piuttosto la scompagina. La realtà è il sonno ristoratore. Il reale l’incubo che sveglia. E l’arte altro non fa che danzare sul pozzo del reale mostrandone la sua profonda e oscura bellezza”

A colloquio con Totò (carcere di Vigevano)

Lo spettacolo nasce da un laboratorio condotto per donne detenute in regime di alta sicurezza ossia donne che sono in carcere per reati associativi, camorra, mafia, ndrangheta. 

La cartolina (Cooperativa Teatroincontro)

Quattro anziane signore si ritrovano in un bar per scrivere e spedire una cartolina ad un loro nipote.

 

Tu è il mio respiro (Teatro dell’Argine – Associazione amici di Luca)

Racconta le storie d’amore di uomini che si sono risvegliati dal coma.

Non si lascia nessuno indietro (Cooperativa Teatroincontro)

Racconta la storia degli Alpini dalla loro fondazione, 1872, alla ritirata di Russia della seconda guerra mondiale attraverso lo sguardo del “primo alpino”.

 

Adesso che hai scelto (spettacolo scritto, diretto e interpretato da Mimmo Sorrentino e prodotto dal teatro dell’Argine di Bologna)

Lo spettacolo porta in scena molti dei racconti che Mimmo Sorrentino ha proposto nel programma radiofonico Piazza Verdi.

 

L’Infanzia dell’alta sicurezza (carcere di Vigevano)

Il testo e lo spettacolo nascono da un laboratorio condotto per donne detenute in regime di alta sicurezza ossia donne che sono in carcere per reati associativi, camorra, mafia, ndrangheta. Lo spettacolo racconta dell’infanzia di queste ultime.

 

Vigili del fuoco (teatro Cagnoni di Vigevano) 

Il testo nasce da un laboratorio condotto con i vigili del fuoco della città. Lo spettacolo narra dei loro interventi e delle loro esistenze.

 

Articolo 4 della costituzione (teatro Cagnoni di Vigevano)

Il testo nasce da uno studio sull’attuale crisi economica in un territorio della provincia italiana.

 

Mercateatro (rappresentato a Vigevano, Castello Sforzesceo)

Lo spettacolo nasce da un laboratorio con dei commercianti ambulanti e il testo mette porta sul palco le loro storie

 

Nella casa dell’ospite (rappresentato ad Abbiategrasso)

Storie di degenti, infermieri e medici della casa di cura Golgi-Radaelli.

La geometria del disordine (rappresentato a Lione, Francia)

Il testo racconta in forma poetica il disagio di un gruppo di giovani attori nel provare a trovare una propria dimensione esistenziale nell’attuale società.

 

Terra e acqua (rappresentato chiesa San Pietro Martire , Vigevano e successivamente al teatro Elfo Puccini di Milano)

Il testo, recitato da dei detenuti del carcere di Vigevano, racconta dell’esperienza carceraria attraverso la scrittura di libere preghiere che i detenuti hanno scritto e poi rappresentato.

 

Lo spazio vuoto del cuore (rappresentato fondazione l’Aliante Milano)

Lo spettacolo racconta di un Hikikomori, termine usato per definire un fenomeno nato in Giappone ma ormai purtroppo molto diffuso anche in occidente e che riguarda moltissimi giovani che si auto recludono nella loro casa, evitando ogni rapporto relazione con altre persone.

 

Dimmi che principessa sei (prodotto dall’Atir e rappresentato nella rassegna “Da vicino nessuno è normale” all’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini)

Lo spettacolo, attraverso il coinvolgimento in scena di diversamente abili, racconta in modo poetico l’universo femminile.

Ti voglio bene più di Dio (prodotto dalla cooperativa Teatroincontro e di prossima rappresentazione al teatro Elfo-Puccini di Milano)

Lo spettacolo racconta di abusi su minori ripercorrendo la storia di una madre, sua figlia e sua nipote.

Lo stato credibile (Prodotto dalla Cooperativa Teatroincontro)

Il lavoro si è nutrito di interviste ai giudici e pubblici ministeri dei Palazzi di Giustizia di Milano, Torino, Modena. Lo spettacolo è stato rappresentato al Palazzo di Giustizia di Milano in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati.

 

Sono Aperta (Testo finalista nel 2009 al Premio Ater Riccione)

Racconta la tragica storia di una commessa di un supermercato di quartiere.

 

Pendolari (Prodotto dal CRT)

Il lavoro, nato da un’indagine compiuta dallo stesso autore, racconta del viaggio dei pendolari sulla tratta Torino-Milano. Una storia di tragedia contemporanea.

 

Vado via (Prodotto dalla scuola civica Paolo Grassi)

Racconta la storia di un gruppo di ragazzi nati nel 1985 a Magenta, dalla loro infanzia alle scelte formative, intrecciando la Storia con la S maiuscola con la storia delle persone comuni.

 

L’Infinito viaggiare (Prodotto dai Filodrammatici e Fondazione L’Aliante)

E' il viaggio di circa 70 adolescenti provenienti da tutti i continenti, che, tutti in scena, raccontano della loro esistenza.

Ave Maria per una gattamorta (Prodotto dal Centro di Ricerca per il Teatro – segnalato al Premio Ater Riccione. Finalista al Premio UBU 2008. Il testo è stato pubblicato dalla rivista Hystrio e tradotto in lingua francese)

È la storia di un gruppo di ragazzi che scaricano sul proprio sito internet del materiale pornografico autoprodotto.

 

Fratello Clandestino (Prodotto dal Centro di Ricerca per il Teatro e Fondazione L’aliante)

Racconta la storia di giovani adolescenti stranieri arrivati in Italia attraverso le consuete rotte della morte e come le loro esistenze si siano tragicamente intrecciate.

 

Case Popolari (prodotto dal Centro di Ricerca per il Teatro e dal Comune di Abbiategrasso)

E’ la storia di un gruppo di attori che incontrano in un laboratorio teatrale le casalinghe di un quartiere di case popolari.

 

Il canto di Sisifo (prodotto dalla comunità Exodus)

E’ il racconto di tossico dipendenti incontrati in una comunità e del loro dramma per uscire dalla droga.

 

La storia di Carlo e Luigia (prodotto dalla Provincia di Pavia e dal settimanale “L’Informatore”)

Ambientato negli anni ’30,  è la storia di un antifascista, che, sebbene si oppose al regime, riuscì lo stesso a portare a termine il suo progetto industriale.

 

Da Mistretta a Godel (prodotto dal festival di Santarcangelo dei teatri)

E’ la storia di un adolescente siciliano e del suo incontro con un matematico alle prese con il teorema di Godel. Una indagine sul teatro autoreferenziale.

Salmo 130 (prodotto dall’ETI, il Teatro di Roma e il Centro di Ricerca per il Teatro)

Uno spettacolo lungo 35 chilometri. Un pellegrinaggio nella sacralità del teatro.

 

I Serbi vogliono la rivincita (rappresentato in molte università italiane)

Scritto in occasione della guerra contro la Serbia.

 

Quesalid (Cinque segnalazioni al premio Ubu come miglior spettacolo di ricerca per l’anno 2000)

E' la  storia di una attrice malata di cancro che decide di rivolgersi ad uno stregone per combattere la sua malattia. Un lavoro sul teatro e la rappresentazione della morte.

 

Bingo (Selezionato al festival Opera Prima Festival di Rovigo)

Racconta la storia di un gruppo di ragazzi che lanciano sassi contro le auto dal ponte di un’autostrada.

Nel libro di Mastronardi (premio drammaturgia in\finita Teatrorizzonti Urbino)

Racconta la storia di uno scrittore italiano molto famoso negli anni sessanta morto suicida e del suo conflittuale rapporto con gli abitanti della sua città.

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